Cantieri chiusi e operai a casa.

Inizia così il 2017 per i 525 addetti dell'Ati Ifras, licenziati dal primo gennaio.

Da questa mattina tutti i cantieri, dove da anni gli opersi erano utilizzati, sono rimasti chiusi.

E chissà per quanto tempo quella attività si fermeranno.

Si tratta dei siti archeologici di Seruci (Gonnesa), nuraghe di Sirai ( Carbonia), necropoli di Pani Loria a Santadi, necropoli di Sant'Antioco.

E ancora cantieri per il verde pubblico come a Domusnovas, a Iglesias, l'area mineraria di Rosas.

Dal primo gennaio per questi lavoratori l'unica certezza è la Nasi, l'indennità di disoccupazione, fino a quando saranno assorbiti dall'Igea ( a tempo determinato) per poi essere assunti dalla società che si aggiudicherà il bando per la gestione del Geoparco.
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