La strada statale 126, nel tratto che collega Iglesias a Fluminimaggiore e viceversa, è piena di insidie. Quelle, in particolare, dovute ai massi che si staccano dalle pareti che sovrastano la carreggiata, invadendo pericolosamente le corsie.

Ma non si dia la colpa alle copiose piogge che, anche nell'Iglesiente, stanno caratterizzando la stagione autunnale.

La presenza di ostacoli lungo il percorso è una costante a prescindere dalle stagioni. In molti punti mancano persino le reti di protezione e i segni dei cedimenti sono ben visibili.

Gli automobilisti costretti a percorrerla quotidianamente, compresi gli abitanti di San Benedetto, la frazione montana di Iglesias, sollecitano da tempo interventi.

Una dura presa di posizione arriva da Marco Corrias, sindaco di Fluminimaggiore, che usa la definizione "percorso minato". Corrias, nelle prossime ore, interesserà della questione anche il Prefetto. Dall'Anas fanno sapere che è allo studio un progetto per il contenimento delle pareti rocciose, ma non fanno previsioni sui tempi per la realizzazione.

Al sindaco di Fluminimaggiore è stato riferito, invece, che ci sono problemi dovuti alla carenza di risorse e di uomini. Sembra che da una squadra di 60 persone, per un percorso di 400 chilometri, ne siano rimaste appena 8 e il tratto Iglesias-Flumini pare possa contare sulla presenza di un solo sorvegliante.
© Riproduzione riservata