"Autobus vecchi e deteriorati, che si guastano durante i viaggi. Senza dimenticare i disagi per il personale sottoposto a turni massacranti". Sono alcuni dei motivi che hanno portato il personale dell'Arst del Sulcis Iglesiente a incrociare le braccia per quattro volte in pochi mesi da aprile.

Problemi urgenti da risolvere per la Filt Cgil, Cisl Reti, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Ugl che riguarderebbero tutte le sedi dell'Isola. Ma si sciopera solo nel sud ovest sardo, dove i sindacati lamentano da tempo una «perdurante indifferenza dell'azienda e una manifesta indisponibilità a soluzioni immediate da parte della Regione».

Ieri l'ultima protesta cui ha aderito il 95 per cento degli autisti: numerose le corse cancellate (sono state garantite solo quelle del primo mattino e del primo pomeriggio) che hanno mandato in tilt i trasporti in tutto il territorio causando parecchi disagi all'utenza.

Ora la vertenza sulcitana sui trasporti approda nell'Aula del Consiglio regionale, con la denuncia del capogruppo Udc Gianluigi Rubiu che presenterà un'interpellanza urgente alla Giunta: «L'assessore Deiana intervenga destinando le risorse per migliorare il trasporto pubblico. Si tratta di una situazione ormai insopportabile per i 210 dipendenti che operano all'interno dell'Arst nel territorio del Sulcis. Ma a preoccupare maggiormente sono le condizioni dei mezzi e un parco autobus con mezzi che viaggiano su strada da 30 anni.

La gran parte hanno problemi meccanici: una situazione che provoca, inevitabilmente, la riduzione delle corse o il ritardo dei pullman». Da qui i disagi per gli utenti, con le tratte che saltano in diversi centri del Sulcis Iglesiente: «Un'odissea senza fine - aggiunge Rubiu - con richieste per la messa a norma dei mezzi sempre rimandata dall'azienda».

Per Rubiu è opportuno l'intervento dell'assessore regionale ai Trasporti in materia di ammodernamento e potenziamento dei pullman dell'Arst nel Sulcis Iglesiente.
© Riproduzione riservata