"Il sindaco è distratto e riteniamo che non abbia tutelato la salute pubblica ritardando l'emissione dell'ordinanza anche quando, giorni prima dei divieti, l'acqua si presentava già torbida".

Sull'acqua non potabile (l'ordinanza di divieto è in vigore dal 21 marzo) prosegue la querelle tra minoranza e sindaco a Domusnovas. Con un altro volantino la minoranza bolla come "non risposte" le repliche del sindaco al primo volantino sulla poca trasparenza dei dati idrici e lo attacca: "Ridicolo che provi a scaricare su altri responsabilità che lui stesso ha avuto ricoprendo importanti incarichi per 8 anni in maggioranza prima di fare il sindaco". Continuando poi a sostenere che il sindaco non abbia tutelato la salute pubblica, perché l'ordinanza è stata emessa solo a seguito alle analisi dell'Ats. La minoranza ricorda al primo cittadino "di essere azionista al 51 per cento della controllata Domusacqua e dunque organo di controllo anche per l'obbligo di pubblicazione dei dati sulla qualità dell'acqua", aspetto che Ventura liquidava come competenza della controllata comunale.

La cabina sorgente che approvigiona Domusnovas (foto Simone Farris)
La cabina sorgente che approvigiona Domusnovas (foto Simone Farris)
La cabina sorgente che approvigiona Domusnovas (foto Simone Farris)

"Siamo certi di curare la salute pubblica ed affermare il contrario è grave" è la replica di Ventura per il quale "se però, effettivamente, la Domusacqua non sta pubblicando i dati idrici rimedieremo alla lacuna".

Il sindaco lancia però anche delle bordate all'indirizzo della minoranza: "Usano dei volantini in cui non riportano le firme perché non sono nemmeno d'accordo tra di loro: non credo infatti che chi è stato in maggioranza per anni (il riferimento è ad Attilio Stera) e chi lo è stato fino a poco fa (l'ex assessore Ilaria Pisu) condividano quanto vi è riportato. Chi sottoscrive un documento ci deve mettere la faccia".

Il primo cittadino ribadisce inoltre che per sopperire ai problemi "allo studio c'è un sistema di sgravi che dovrà tener conto dei giorni di non potabilità per alleggerire la bolletta di utenze ed attività commerciali". L'acquisto di un nuovo potabilizzatore non è dunque nei piani dell'amministrazione comunale.
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