Il 25 maggio 1774 il visconte Gavino Asquer e 15 vassalli firmarono l'atto notarile che diede il via alla ripopolamento dell'antica Cònesi. A distanza di 250 anni l'amministrazione comunale di Gonnesa ha voluto celebrare l'importante anniversario con un convegno che ha ripercorso la storia e il contenuto dell'atto di ripopolamento.

«Si hanno notizie documentate di Gonnesa dal 1218 - ha detto il sindaco Pietro Cocco - e ancora fino al 1400. Il ripopolamento avvenne a partire dal 1774, con la firma dell'atto tra il visconte Asquer e i 15 vassalli». Gianni Murgia, professore di Storia Moderna e Storia Moderna della Sardegna, ha analizzato il contesto storico. In uno slancio "riformista" per la ripresa dell'agricoltura e dell'incremento demografico, Carlo II adotta dei modelli di ripopolamento in stile catalano. «Asquer aveva questa idea dal 1704 ma la rifondazione di Conesi fu osteggiata dai cussorgiali e dal capitolo diocesano di Iglesias - ha detto il professor Murgia - per diverso tempo la Diocesi non riconobbe la parrocchia di Sant'Andrea. Era in particolare per questioni di interesse economico». Ma il progetto di Asquer alla fine decollò. «L'atto fu firmato nel 1774, dopo che il visconte vinse la causa contro i cussorgiali - ha spiegato l'archivista Daniela Aretino - i vassalli ripopolatori erano 8 agricoltori di Iglesias, un falegname, un muratore e un rigattiere di Cagliari, più tre vassalli da Fluminimaggiore, Arbus e Orani. A questo primo atto è legata un'appendice: il 31 maggio un altro atto di ripopolamento fu firmato da altri 14 vassalli, anche questi provenienti in gran parte da Iglesias. Si può quindi affermare che la rifondazione di Gonnesa fu affidata a 29 vassalli e loro famiglie».

L'incontro a S'Olivariu (foto Pani)
L'incontro a S'Olivariu (foto Pani)
Un momento del convegno a S Olivariu

Durante il convegno ci sono stati anche gli interventi di Celestina Sanna e Sabrina Sabiu, archiviste, di Monica Stochino, soprintendente ai Beni Culturali, e Antonello Sanna, professore di Recupero dei Centri Storici.

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