Il suo incubo è iniziato dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo. Sconvolta dai fumi dell'alcol, nella tarda serata di lunedì, una donna è stata violentata a turno da tre uomini nel circolo Arci Pesca "Renzo Laconi" a Guspini. Poche ore dopo, ascoltato il racconto della vittima, i carabinieri hanno arrestato il gestore Marcello Bovio, 39 anni, assieme a Francesco Caligola, disoccupato di 55 anni, e Stefano Saiu, operaio di 52 anni. Tutti residenti a Guspini, i tre sono accusati di violenza sessuale di gruppo. Visitata dai medici del pronto soccorso dell'ospedale di San Gavino Monreale, la donna sarebbe ancora in stato di shock ma comunque in buone condizioni di salute.

AGGREDITA I contorni della vicenda sono ancora poco chiari ed i militari mantengono il più stretto riserbo sia per proteggere l'identità della vittima che per non compromettere le indagini, attualmente ancora alla fase iniziale e con in campo anche gli specialisti del Ris, il reparto investigazioni speciali dell'Arma. Sta di fatto che i carabinieri della stazione di Guspini e della Compagnia di Villacidro, coordinati dal maresciallo Onorato Serra e dal capitano Marco Keten, hanno già ricostruito a grandi linee la dinamica di quella che, secondo l'accusa, sarebbe stata un'aggressione di gruppo contro la donna (sotto i 40 anni) che, pare da qualche giorno, aveva iniziato a frequentare il circolo. Nella tarda serata di lunedì, in via Carbonia poco dopo le 22, una pattuglia di militari ha visto la vittima in lacrime, seduta su uno scalino di marmo. Piangeva ed era in evidente stato confusionale: alla pattuglia ha raccontato di essere stata violentata poco prima all'interno del locale dell'Arci pesca che, in una stanza, ospita anche le riunioni politiche di Rifondazione Comunista. Qualche bicchiere di troppo e poi l'aggressione: la vittima, sempre secondo l'accusa, sarebbe stata tenuta all'interno del circolo, con la serranda abbassata, e violentata dal gestore e dai due clienti. Subito dopo, poi, i tre avrebbero chiuso tutto e si sarebbero dileguati, tornando ognuno a casa.

INCHIESTA Ascoltato il racconto della vittima, le indagini (condotte dal pubblico ministero Forte Leoni) hanno portato in poche ore all'identificazione di chi, a fine serata, si trovava nel circolo. Non è ancora certo, ma sembra che i carabinieri abbiano raccolto anche qualche testimonianze, sebbene appare ormai certo che con la donna ci fossero solo i tre fermati. La giovane sarebbe stata costretta a subire una violenza sessuale, stordita dall'alcol e in stato di confusione psicologica. In corso anche gli accertamenti sui liquidi biologici prelevati all'interno del circolo dai militari del Ris.

LE CURE Trasportata al pronto soccorso dell'ospedale "Nostra Signora di Bonaria" di San Gavino Monreale, i medici hanno giudicato la donna complessivamente buone le sue condizioni. Marcello Bovio, Francesco Caligola e Stefano Saiu sono invece stati arrestati poco dopo le quattro del mattino, con l'accusa di violenza di gruppo: dopo l'identificazione, i tre sono stati trasferiti nel carcere di Buoncammino a disposizione del magistrato che dovrebbe sentirli già nelle prossime ore. Per avere un quadro più chiaro della vicenda bisognerà attendere che vengano terminati gli accertamenti e di sentire la versione delle tre persone arrestate. In serata il presidente regionale dell'Arci Franco Uda ha precisato che la sua associazione non ha nulla a che fare col circolo Renzo Laconi di Gsupini: «risulta affiliato ad Arci Pesca, organizzazione autonoma e distinta dall'Arci sotto il profilo formale e giuridico».

Francesco Pinna
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