Conferenza stampa stamattina davanti al Comando Militare dell'Esercito in via Torino a Cagliari, dove il movimento A Foras ha presentato i dettagli di un ricorso contro le esercitazioni militari in Sardegna, che lo stesso movimento ha promosso.

La richiesta è lo stop immediato alle attività militari in Sardegna, con particolare riferimento al Poligono di Teulada e a quello di Capo Frasca: all’interno delle aree militarizzate  esistono delle zone Sic (Siti di Importanza Comunitaria) e Zps (Zone di Protezione Speciale). Il movimento si rifà all'esempio di un ricorso al Tar già vinto in Puglia, che ha fermato le esercitazioni militari al poligono di Torre Veneri.

«Quando abbiamo saputo che il Comitato Paritetico, dopo diversi anni, ha bocciato nuovamente il calendario delle esercitazioni ci aspettavamo che il ministro Guido Crosetto le autorizzasse per decreto, facoltà che gli viene riconosciuta da una legge degli anni Settanta», afferma il militante del movimento A Foras, Pierluigi Caria.

«Di conseguenza abbiamo aspettato il provvedimento da parte del ministro e ci siamo messi a studiare le possibilità. All'interno dei poligoni militari in Sardegna non è mai stata fatta una Valutazione di Incidenza Ambientale, di conseguenza noi riteniamo che il ricorso sia assolutamente fondato e per questo motivo ci siamo impegnati negli scorsi mesi per presentarlo». Firmato dal Gruppo di Intervento Giuridico, per ragioni di legittimità, il ricorso è stato depositato ieri al Tar di Cagliari (rivolgendosi al legale Carlo Augusto Melis Costa) con una richiesta di sospensiva immediata delle attività. L'udienza è fissata per il prossimo 8 novembre.

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