Incendi, emergenza senza fine: nell’Isola aumentano i boschi distrutti
Fiamme su quasi 4500 ettari, il 10 % in più rispetto allo scorso annoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’Isola è nella morsa del fuoco: gli incendi sono in aumento rispetto al passato. Ma i mezzi ci sono, gli uomini pure.
E la macchina dell’antincendio, almeno a giudicare dai numeri, pare essere riuscita a metterci una pezza: «A giugno ci sono stati molti episodi, alcuni anche di una certa rilevanza», fa sapere Gianluca Cocco, comandante del Corpo forestale, «ma direi che tutta l’organizzazione antincendio sta reggendo il colpo di questo inizio stagione, forse il più caldo da quando esistono le rilevazioni climatiche».
Il fuoco sospinto dal vento ha fatto, ieri e – soprattutto – avant’ieri, danni in tutta l’Isola che sono stati contenuti grazie alla prontezza dell’apparato antincendio. L’arrivo del maestrale è bastato per riaccendere la spia rossa su un apparato, quello dell’antincendio che, nonostante le fatiche di fine giugno, pare aver retto il colpo.
Dall’inizio di gennaio al 7 luglio, martedì, gli incendi sono stati 857: 4.441 gli ettari percorsi dalle fiamme, 926 gli ettari di superficie boscata andati distrutti, 3.515 ettari di pascolo o di terreni incolti andati in cenere. Parliamo del 10% in più rispetto all’anno scorso, quando assieme a Sicilia e Calabria l’Isola è stata la regione più colpita.
Dall’inizio del mese, invece, i roghi sono stati 131, cinque in più dell’anno scorso prendendo in considerazione lo stesso periodo, mentre a giugno sono stati 613: molti, e alcuni pure gravi, soprattutto nel raffronto con il 2024, quando erano stati 158 in meno. Rispetto al 2023 sono addirittura 397 in più.
L’articolo completo di Lorenzo Piras su L'Unione Sarda oggi in edicola e sull’App Digital