Le associazioni ambientaliste sono riuscite, tramite ricorso, a ottenere dal Tar della Sardegna la sospensione della stagione della caccia all’anatra tuffatrice (il Moriglione o Aythya ferina) che sarebbe dovuta iniziare domenica prossima, 18 settembre.

Ma Gruppo d'Intervento Giuridico (GrIG), WWF Italia, Lega per l'Abolizione della Caccia, Enpa, Lav, Lipu-BirdLife Italia e Lndc Animal Protection puntano anche a ottenere la sospensione della caccia alla Pavoncella (Vanellus vanellus) e ad altre specie di Anatidi e Turdidi (inizio della stagione previsto il 13 ottobre).

Inoltre, il ricorso delle associazioni ambientaliste chiede alla magistratura amministrativa di esprimersi nel merito sulla previsione di caccia dell'1 novembre e del 6 gennaio 2023, in giorni di silenzio venatorio. L’udienza collegiale è fissata al 5 ottobre. 

"Assurdi carnieri potenziali dai 35.987 cacciatori ufficialmente autorizzati: ben 107.961 esemplari di Moriglione e ben 899.675 esemplari di Pavoncella - sottolinea il Grig - Quest'ultimo provvedimento giudiziario è il quattordicesimo consecutivo dal 2017 e ben s'inserisce in un'ormai lunga serie di pesantissime censure dei calendari venatori regionali isolani degli ultimi anni, che han visto un'amministrazione regionale purtroppo prona alle pressioni delle associazioni venatorie in contrasto con il minimo buon senso necessario per la corretta gestione del patrimonio faunistico, segno di pessima volontà e capacità regionale di gestire il patrimonio faunistico".

Intanto, nelle prossime settimane, dopo il parere dell'Ispra, la Regione dovrà prendere una decisione in relazione alla proposta di caccia alla Pernice sarda (Alectoris barbara), alla Lepre sarda (Lepus capensis mediterraneus) e al Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus).

(Unioneonline/l.f.)

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