Parco Nazionale di La Maddalena, la presidente Giudice: «Dialogo con i territori ma nel rispetto delle percentuali di legge»
Tutelare gli abitanti di La Maddalena, che vivono all’interno del Parco, senza però dimenticare che questo è nazionalePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Tutelare gli abitanti di La Maddalena, che vivono all’interno del Parco, senza però dimenticare che questo è nazionale e che, così come loro si relazionano con i paesi vicini, anche questi ultimi possono farlo con l’isola e il suo arcipelago, nel rispetto – per quanto riguarda le attività economico-balneari - delle percentuali stabilite dalle normative nazionali vigenti.
È questa, in sostanza, la posizione della presidente del Parco Nazionale di La Maddalena, Rosanna Giudice, espressa nell’incontro di fine anno. «Quello che mi interessa – ha affermato – è cercare di portare in porto tutta la situazione degli operatori che lavorano a mare: collegio e locazione di porto, operatori del traffico, snorkeling, diving, che rientrano nei disciplinari”. Su questi aspetti, la presidente Giudice, attende la nomina del direttivo, che sembra essere ormai imminente, da parte del ministro dell’Ambiente.
«Tengo a dire anche un’altra cosa: questo è un ente nazionale, signori; io non mi posso chiudere perché andremmo a implodere; il 75% è riconosciuto agli indigeni, giustamente, il 25% è riconosciuto all’esterno, quindi, nel rispetto delle regole e delle norme, si farà accedere anche dall’esterno».
Queste sono le norme vigenti «e non me la sono fatta io la legge e non mi sono fatta io neanche il DPR; questo lo voglio precisare!». C’è però da tener presente che anche i maddalenini vanno a Palau, ad Arzachena ecc. «Molti di loro lavorano in questi paesi, in Costa. Quindi è giusto essere molto attenti e salvaguardare il Comune che ha messo, nel Parco nazionale, faccia e territorio. Ma questo non significa che, in percentuale, così come è stabilito dalla legge, non ci sia poi anche l’ingresso per uno scambio economico, nonché sociale, con i cittadini dei paesi vicini».
