Non si placano le polemiche che hanno investito “Pesca” il nuovo spot della catena di supermercati Esselunga. Il filmato, un vero cortometraggio, racconta le emozioni di una bambina figlia di genitori separati.

Ma per Gavino Sanna, il più famoso e premiato dei pubblicitari italiani, si è fatto «tanto rumore per nulla». «Ho visto lo spot, tecnicamente è ben realizzato. Non posso dire – continua – che sia un capolavoro, ma devo riconoscere che l'agenzia ha avuto coraggio e per questo va apprezzato il loro lavoro», spiega Sanna. Lui che con i famosi spot del Mulino Bianco e della Barilla ha mostrato agli italiani il modello di “famiglia felice”, ai limiti della perfezione, non è né scandalizzato né entusiasta della nuova immagine che traspare dallo spot.

Per il pubblicitario quelli dei suoi lavori «erano altri tempi. Oggi non so se la famiglia possa essere rappresentata ancora così o come traspare nello spot Esselunga», precisa. «Di sicuro penso che voler far credere che il gesto della bambina, attraverso una pesca, possa salvare un matrimonio sia un'idea perlomeno azzardata. La situazione reale è molto più complessa, non scherziamo. Ma non possiamo nemmeno essere sicuri che lo spot volesse lanciare questo tipo di messaggio».

Nonostante il mare di critiche e disapprovazioni, Sanna promuove lo spot che «ha funzionato, ne parlano tutti». Rimane l’incognita sulla possibilità che l’azienda replichi con altre pubblicità simili: «L’argomento è delicato, serve coraggio e molta bravura».

(Unioneonline/v.f.)

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