Mare interdetto a Teulada. Oltre quello, anche aree demaniali vietate tra Sarrabus e Ogliastra. Nuovi quadranti inaccessibili a Capo Frasca. E un bando di pericolosità per le attività di un sommergibile nel golfo di Cagliari, che avrà anche una zona di rispetto (tradotto: non ci si può avvicinare) in porto. 

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Autunno, ovunque cadono le foglie. In Sardegna come ogni anno, stavolta con qualche aggiunta, fioccano le ordinanze della Guardia costiera – e dell’autorità portuale – che avvisano la cittadinanza della ripartenza delle esercitazioni nei tre poligoni militari e nelle loro acque: a sud, a est e a ovest dell’Isola. 

Il primo provvedimento è stato affisso sull’albo pretorio dell’ufficio circondariale marittimo di Arbatax il 20 settembre: le mappe sono le solite, con  “interdizione delle aree marittime interessate da attività militari” condotte davanti al Pisq per tutto il mese di ottobre. Sono enormi triangoli di mare di fronte alla costa orientale. A questi divieti pochi giorni dopo si sono aggiunti quelli che riguardano le aree demaniali: ampia parte del litorale ogliastrino diventa rosso e inaccessibile, da Punta de Sa Cala a Portu Santoru.

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Poi è stata la volta dell’ufficio circondariale marittimo di Sant’Antioco, che ha imposto le restrizioni di competenza sul mare del poligono di Teulada: a ottobre, sabato e domenica esclusi, dalle 8 alle 23 valgono le interdizioni al largo della penisola Delta e nelle acque di fronte al poligono. 

Questa mattina ecco invece l’ordinanza   per l’attivazione “temporanea” della “area regolamentata Tango 182” del poligono di tiro di Capo Frasca, valida dal 6 al 17 ottobre: via barche e navi «per motivi di sicurezza della navigazione e salvaguardia della vita umana in mare» intorno al piano di Santadi, il promontorio in territorio di Arbus che chiude la parte meridionale del golfo di Oristano.

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Intanto si era mossa anche l’autorità portuale: dal 3 (oggi) al 10 ottobre è vietato accedere sostare in una porzione del molto Ichnusa, opposta alla base di Luna Rossa, per consentire la sosta del sommergibile Venuti della Marina militare italiana. Lo stesso sottomarino per il quale, con tutta probabilità, è stato messo un bando di pericolosità in vista di manovre subacquee che riguarda un ampio specchio di mare a sud del capoluogo, con spigoli che vanno da Pula fino al largo di Villasimius. 

Enrico Fresu   

  

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