«Questa mozione non sarà bocciata per meriti miei o di questa maggioranza, ma perché si è trovata davanti la peggiore minoranza della storia autonomistica». Così il presidente della Regione Christian Solinas in Aula, durante la discussione della sfiducia nei suoi confronti presentata dalla minoranza. Il governatore ha dichiarato che «il dibattito ci ha restituito la portata strumentale della mozione di sfiducia» e ha parlato del «tentativo di usare l’autonomia differenziata come grimaldello per cercare di forzare la mano in fine legislatura in virtù di riposizionamenti in vista del voto».

Solinas si è detto anche «rinfrancato perché governeremo per altri quindici anni, considerato che ci ritroviamo dinanzi a un’opposizione senza alcun progetto».

Quanto al parere espresso sull’Autonomia differenziata in Conferenza delle regioni, «è di competenza del presidente della Regione, nessuna delle regioni speciali ha votato contro, chi l’ha fatto, l’ha fatto per questioni ideologiche».

Il presidente ha anche stigmatizzato i toni usati oggi in Consiglio. «Ho riscontrato un grande degrado in quest’Aula. Si può non essere d’accordo ma la grammatica istituzionale non deve consentire il decadimento del lessico in quest’Aula»

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