Una ragazza normale. Occhi scuri e con il giusto senso estetico. Mamma di un bimbo 12 anni e qualche passaggio in tv, "Uomini e Donne". Silvia Bandino, 31anni, gestisce a Ussana un bar dove oltre a fare colazione e sorseggiare un buon caffè, molti uomini si ritrovano a chiacchierare con lei. Chiacchiere che suscitano la gelosia di mogli e fidanzate. Piccoli diverbi, malintesi che a volte lasciano spazio a insulti tanto da rendere necessario l'intervento dei carabinieri per riportare la calma. Lei fa spallucce e continua a lavorare. Ogni giorno, sette su sette, allestisce e pianifica tutto quello che c'è da fare. Ma evidentemente, ai più, questo non interessa. Interessa, invece, l'aspetto della Bandino: sguardo espressivo, fisico asciutto e slanciato, modi garbati e un sorriso per tutti. Come è giusto che sia quando chiunque, al di là del sesso, lavora in un locale pubblico. Forse, però, il suo aspetto gradevole passa in primo piano rispetto alla mole di lavoro quotidiano. E così qualcuno, "donne soprattutto" racconta la Bandino iniziano a vivere di retropensieri. Ma, a volte, si sa che l'invidia è davvero una brutta cosa.
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