Per il Governo la siccità in Sardegna – con mesi e mesi senza precipitazioni – è un problema, ma non una calamità.  «Le nostre richieste sono state sottovalutate, e noi questo non possiamo accettarlo. La mancata declaratoria rispetto alle eccezionali avversità atmosferiche da parte dell'Istituzione è punto sul quale non possiamo né vogliamo transigere. L’esecutivo nazionale deve assumersi le sue responsabilità».

È furente la reazione dell’assessore regionale all’Agricoltura,  Gian Franco Satta, dopo che si è trovato sul tavolo la risposta del Ministero rispetto alle delibera della Giunta di Alessandra Todde con la richiesta di «declaratoria di eccezionali avversità atmosferiche, in riferimento al periodo compreso fra il novembre 2023 e il mese di giugno 2024». 

La direzione generale del dicastero guidato da Francesco Lollobrigida scrive:  «Analizzata la documentazione pervenuta,  il fondo di solidarietà nazionale [...] secondo quanto previsto dal decreto legislativo 102 del 2004 prevede interventi compensativi esclusivamente nel caso di danni a produzioni, strutture e impianti produttivi non inseriti nel Piano di Gestione dei rischi in Agricoltura. (...) Risulterebbero delimitate produzioni ammissibili all'assicurazione agricola agevolata, motivo per il quale il Ministero non ritiene di poter dar seguito alla proposta».

Satta accusa:  «Una situazione conclamata e aggravata da contingenze meteorologiche sempre più estreme, ritenuta condizione non sufficiente per scegliere, responsabilmente, di offrire supporto e sostegno a un'Isola, a una Regione, ad un intero comparto, a operatori di settore e rispettive famiglie che dell'agricoltura vivono alimentando l'economia della Sardegna e dell'Italia intera. Una presa di posizione che, rispettosi dell'Istituzione, non possiamo né vogliamo, né dobbiamo accettare passivamente».

Il Ministero suggerisce di  attivare il fondo AgriCat - danno a produzioni agricole - a copertura «delle perdite nei limiti stabiliti dal vigente piano di gestione dei rischi in agricoltura, con denunce al soggetto gestore presentate direttamente dagli agricoltori colpiti dalla siccità. Sminuire però l'impatto che il fenomeno ha avuto sulle produzioni, sul ciclo produttivo e sui produttori sardi è costo che noi non possiamo sostenere, già vessati dalla sopra citata siccità».

Dalla Regione viene promesso: «Faremo quanto nelle nostre facoltà per evidenziare questa mancanza di attenzione, eufemismo chiamarla così, e riportare all'attenzione del Governo nazionale una situazione che deve essere affrontata e "lavorata" con tutte le risorse possibili a tutti i livelli possibile».

(Unioneonline/E.Fr.)

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