Domani e sabato le scuole in Sardegna rimarranno chiuse, e le lezioni riprenderanno lunedì 10 gennaio al fine di effettuare uno “screening mirato sulla popolazione studentesca” nei giorni di chiusura. L’ordinanza firmata dal presidente della Regione, Christian Solinas, è stata diramata nella tarda serata di ieri al termine di una giornata in cui i sindaci di diversi Comuni sardi hanno adottato analoghi provvedimenti.

Obiettivo del rinvio è quello di rientrare in classe in sicurezza dopo le vacanze natalizie, un periodo in cui sono stati numerosi i casi di contagio da Covid-19 soprattutto tra i giovani e i giovanissimi, complice il dilagare della variante Omicron.

Le aziende socio-sanitarie locali della Regione, prosegue il documento, "nei territori di rispettiva competenza, devono curare l'organizzazione di una campagna di screening mirato alla popolazione studentesca, mediante adeguati test ad alta specificità e sensibilità, da realizzarsi nei giorni precedenti la regolare ripresa delle attività di didattiche".

La disposizione, si sottolinea, è stata presa "in raccordo con i team operativi del Commissario Straordinario per l'emergenza Covid-19, con l'Anci Sardegna e con l'Ufficio Scolastico Regionale".

IL COORDINAMENTO – In mattinata, il Coordinamento dei Presidenti di Consiglio di Circolo e di Istituto della Regione Sardegna, ha emanato una nota in cui conferma di recepire l’ordinanza del governatore che accoglie “anche se solo in parte” le proposte formulate dal Coordinamento stesso lo scorso 2 gennaio e auspica che lo screening venga svolto su “tutta la popolazione scolastica e che quindi i due giorni di chiusura siano effettivamente utilizzati per le finalità deliberate e non per allungare di due giorni le vacanze natalizie”.

Nel comunicato si invita inoltre, quando mancano meno di 24 ore dall’inizio delle operazioni, a mettere subito in moto la macchina organizzativa: “Ci auguriamo che non vengano scaricate sui sindaci e sui dirigenti scolastici le eventuali problematiche che dovessero presentarsi. Questo coordinamento darà la massima collaborazione ove necessaria per rendere quanto più agevole possibile l'attività di screening. Continueremo a monitorare la situazione nella speranza che la scelta della Regione Sardegna permetta realmente a tutto il mondo della scuola di mettersi in fila” per poter rientrare nelle aule “in sicurezza”. 

(Unioneonline/s.s.)

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