Cinquemila alunni in meno a causa di denatalità e spopolamento e 50 autonomie scolastiche a rischio per via del nuovo piano interministeriale di dimensionamento. 

La scuola in Sardegna inizia con una campanella d’allarme, fatta risuonare da associazione presidi, sindacati, sindaci e Province per invitare la Regione a intervenire subito, perché «Il tempo stringe» e occorrono «correttivi urgenti» per garantire anche nell’Isola il miglior diritto allo studio possibile.

Gli articoli completi di Piera Serusi e Francesca Melis su L’Unione Sarda in edicola e nell’edizione digitale.

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