Schiaffi e morsi alla convivente: un litigio furioso nel cuore della notte finito grazie all'intervento dei carabinieri che hanno messo le manette ai polsi dell'uomo. È accaduto sabato in un appartamento poco lontano dal centro di Sant'Antioco.

LA LITE Pare che la lite che ha visto protagonista un imbianchino di 47 anni e la sua convivente sia iniziata per motivi assolutamente futili: i due avrebbero iniziato a discutere e i toni della discussione si sarebbero fatti improvvisamente accesi. Pare che l'uomo, A. B., fosse rientrato a casa in evidente stato di ebbrezza alcolica, una condizione che gli avrebbe reso ancora più difficile ragionare durante quella furiosa lite che dopo le offese e le ingiurie è definitivamente degenerata. L'uomo avrebbe schiaffeggiato più volte la donna e gli si sarebbe avventato contro tenendola stretta per i capelli e mordendola sul capo. Pare che la poveretta abbia tentato di difendersi in ogni modo cercando di allontanare il compagno con tutte le sue forze. L'uomo ha mollato la presa solo quando la donna è riuscita a mettergli le mani sul viso e a graffiarlo. Malconcia si è chiusa in una stanza temendo che l'uomo da un momento all'altro potesse ricominciare. Pare infatti che non fosse la prima volta, era già accaduto che l'uomo passasse alle mani durante i litigi e più di una volta le urla avevano attirato l'attenzione dei vicini.

L'ALLARME Questa volta però qualcuno si è preoccupato davvero e prima della 22 alla centrale operativa dei carabinieri è arrivata una segnalazione anonima. L'intervento è stato rapidissimo. Nell'abitazione dei due sono arrivati i militari della stazione di Sant'Antioco e della radiomobile di Carbonia. Ai loro occhi una scena terribile: l'uomo con il viso insanguinato per i graffi della donna, in terra le ciocche dei capelli strappate alla poveretta durante la collutazione. I carabinieri l'hanno subito soccorsa e accompagnata alla Guardia medica del paese dove è stato accompagnato anche il suo convivente in modo che le ferite al viso venissero medicate. Per i morsi e per le botte ricevute dalla donna la prognosi è di sette giorni di cure. Il suo aguzzino è stato accompagnato in caserma dove è stato dichiarato in arresto per maltrattamenti in famiglia (pare che abbia già dei precedenti specifici). Ieri ha passato la giornata nella camera di sicurezza della caserma di Carbonia e questa mattina sarà accompagnato a Cagliari dove lo attende il processo per direttissima.

STEFANIA PIREDDA
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