Sono iniziati questa mattina nel carcere di Sassari gli interrogatori delle quattro persone finite dietro le sbarre con l'accusa di aver organizzato un'associazione finalizzata alla truffa e ai maltrattamenti ai danni di persone malate di Alzheimer. Davanti al gip, Carla Altieri, sono comparsi Giuseppe Dore, medico di Ittiri, Marinella D'Onofrio, medico di Sassari, e i loro assistenti Salvatore Fadda, di Ittiri, e Maria Giuseppa Irde, di Bonorva. In carcere a Roma è finita anche Ornella Bombardieri, di Roma, familiare di una paziente. Altre dieci persone, fra cui il consigliere regionale Antonello Peru (Pdl), sono agli arresti domiciliari, con accuse diverse.

Intanto sulla vicenda è intervento l'Ordine dei medici di Sassari: "Il Consiglio dell'Ordine - è detto in una nota - in merito alla vicenda relativa all'arresto di quattro medici coinvolti nell'inchiesta su presunti maltrattamenti a malati di Alzheimer, pur con la speranza che i sanitari in questione possano risultare estranei ai fatti contestati, ribadisce che, nell'ambito delle proprie competenze, procederà autonomamente nella valutazione dei fatti di rilevanza disciplinare che verranno analizzati con l'attenzione necessaria, garantendo scrupolosamente i diritti di tutti i soggetti a vario titoli interessati. Nelle more dell'esito del procedimento giudiziario in corso, l'Ordine adotterà le misure previste dall'attuale normativa, che prevedono l'immediata sospensione dall'Albo di colleghi sottoposti a misure restrittive". Mentre per quanto riguarda "la presunta terapia utilizzata dal dottor Dore per il trattamento dell'Alzheimer e di altre forme di demenza, l'Ordine ha da tempo intrapreso un'indagine conoscitiva e valutativa". L'Ordine dei Medici ha sottolineato, inoltre, in relazione alla "presunta terapia utilizzata dal dottor Dore per il trattamento dell'Alzheimer" che "ad oggi l'analisi della letteratura medica internazionale non ha permesso di identificare ricerche scientifiche validate che facciano riferimento alla terapia presentata nel testo del dottor Dore e definita ìpsiconeuroanalisì. Nell'ambito del ruolo di garanzia che, a tutela della salute dei cittadini, spetta all'Ordine per disposizione legislativa, era stato conferito mandato a studiosi di chiara fama al fine di valutare il libro scritto dallo stesso sanitario, unica pubblicazione a tutt'oggi presente sull'argomento. L'iniziativa si è resa necessaria in quanto già da tempo il dottor Dore era stato invitato a presentare la propria teoria alla comunità scientifica affinchè potesse essere valutata, senza pregiudizio, in un confronto tra pari". "L'Ordine rifiuta - ha concluso la nota - qualsiasi forma di azione lesiva della salute e della dignità della persona, da qualsiasi parte provenga, ed esprime la propria solidarietà a chiunque sia stato vittima di maltrattamenti o soprusi. Nel contempo mette in guardia la cittadinanza dall'utilizzare metodi terapeutici basati su teorie pseudo scientifiche non dimostrate, che promettono soluzioni miracolistiche ed è, come sempre, a disposizione dei cittadini per la sorveglianza e la tutela della salute".

"INTERVENGA MINISTRO" - "Ha contrabbandato e 'venduto' per tanto tempo truffe e violenze, spacciandole per medicina e assistenza. Ha creato un lager facendo uso di raffinate strategie di marketing e buone relazioni politiche, e ha potuto, con le sue terapie pataccare, realizzare cospicui guadagni. Come è stato possibile che in tutto questo tempo nessuno si sia accorto, né abbia denunciato le truffe, i maltrattamenti ai disabili mentali, i veri e propri sequestri di persona che si consumavano, le gravi lesioni personali ai malati?" E' l'accusa della deputata radicale Maria Antonietta Farina Coscioni, che chiede al ministro della Salute, Renato Balduzzi, cui ha presentato un'interrogazione sulla 'struttura-lager' di Ittiri, di "venire a riferire in tempi brevi in commissione Affari sociali".

A Balduzzi, Coscioni chiede anche di valutare l'apertura di un'inchiesta sulla struttura sanitaria. "L'imbroglio - afferma - si celava dietro una onlus fondata nel 2011; esisteva un sito che pubblicizzava e decantava i prodigi delle 'terapie' praticate. Ripeto: come è stato possibile che per tutto questo tempo i pazienti siano stati sottoposti a percosse, torture, privazione dei farmaci di cui avevano necessità, siano stati sottoposti a un indicibile calvario, e nessuno degli organi preposti alla vigilanza e al controllo abbia battuto ciglio, si sia accorto di nulla?"

Coscioni conclude ricordando che la struttura di Ittiri "beneficiava di consistenti contributi" dalla regione Sardegna ed era convenzionata con la Asl di Sassari: "per questo chiedo al ministro della Salute di attivarsi perchè sia fatta piena luce sull'indubbio fitto reticolo di complicità e, connivenze su cui i responsabili del lager di Ittiri potevano contare e beneficiare".

GLI ARRESTI - Tra le mura della struttura, gestita dall'organizzazione, sarebbero state compiute violenze fisiche e psicologiche nei confronti dei pazienti riprese dalle telecamere nascoste posizionate dai carabinieri dopo l'avvio delle indagini.

Gli arrestati dai carabinieri del comando provinciale di Sassari per associazione per delinquere finalizzata alla truffa sono il consigliere regionale del Pdl Antonello Peru, 48 anni, di Sorso e i medici neurologi Giuseppe Dore, 43 anni, di Ittiri, Marinella D'Onofrio, 52 anni, di Sassari, Massimo Lai, 47 anni, di Olbia e Gianfranco Dettori, 33 anni, di Sennori. Dore e D'Onofrio in carcere, gli altri ai domiciliari. Tra gli arrestati anche numerosi parenti dei pazienti di una struttura sanitaria di Ittiri (Sassari). In carcere sono finiti Salvatore Fadda, 43 anni, di Ittiri, collaboratore di Dore; Maria Giuseppa Irde, 46 anni, di Bonorva, collaboratrice di Dore; Ornella Bombardieri, 62 anni, di Roma, familiare di un paziente. Agli arresti domiciliari, invece, Stefania Serra, 37 anni di Sassari, Andrea Di Carlo, 35 anni, di Grottaferrata (Roma), Carolina Greco, 35 anni di Senigallia, Verusca Panara, 40 anni, di Bucchianico (Chieti), Cosimo Sarra, 68 anni, di Dolianova (Cagliari), Federico Belli, 64 anni di Tortoreto (Teramo), tutti familiari di paziente, e Alfonso Di Stavolo, 47 anni di Roma, assistente di un paziente.

LE ACCUSE - Avrebbero costituito un'organizzazione, l'Associazione Italiana Operativa Neuropsichiatrica (Aion Onlus) a scopo di lucro, traendo profitti dalle pseudo visite specialistiche, dalle donazioni dei familiari dei pazienti e dalle vendite delle pubblicazioni della società editrice Saturno, nonché dai contributi della Regione Sardegna. In realtà, sotto la copertura formale dell'associazione, i due neurologi finiti in carcere oggi a Sassari, Giuseppe Dore e Marinella D'Onofrio, avevano concepito un "protocollo terapeutico", la psiconeuroanalisi, divulgato a livello nazionale dai loro colleghi che, sostenuto come efficace terapia contro il morbo di Alzheimer e in genere contro tutte le forme di demenza, si concretizzava in gravissime violenze fisiche e psicologiche nei confronti dei pazienti, tutte documentate dalle riprese dei carabinieri. Il consigliere regionale Antonello Peru, è stato arrestato in quanto si sarebbe adoperato per fare stipulare una convenzione tra la Asl di Sassari e l'associazione Aion per la concessione di locali nell'ospedale Alivesi di Ittiri e per essersi impegnato nella stesura da parte della Asl di un bando per la ricerca scientifica, in modo che risultasse vincitrice la stessa Aion.
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