Decine di pastori e agricoltori si metteranno in marcia sulla 131 domani mattina, venerdì 2 febbraio, in direzione Muros, nel territorio di Sassari, per proseguire ad oltranza la protesta contro la politica di Bruxelles.

Da Cagliari verso il nord della Sardegna, in tutta l’Isola è una grande mobilitazione. Nessun blocco ma una lunga fila di trattori che procederà a ritmo lento lungo la strada, per un tratto lungo oltre tre chilometri.

«Questo è un problema serio che coinvolge tutti i lavoratori della terra»,  sottolinea Pier Luigi Molino, imprenditore agricolo della Nurra, «già provati dai rincari della vita e oggi maltrattati dalla graduale eliminazione delle agevolazioni fiscali sul gasolio agricolo e della tutela del Made in Italy».

Il malcontento continua a livello nazionale e nel mondo dove si stanno moltiplicando le azioni di protesta, legate anche ai ritardi nel pagamento dei sussidi Ue, alla concorrenza delle importazioni più economiche con le richieste, accolte come un ulteriore offesa, di dimezzare la produzione del bestiame per ridurre le emissioni di ossido di azoto. 

© Riproduzione riservata