Oltre 2mila i pasti serviti dalla Pro Loco di Uri e le Pro Loco di Sestu e Banari, numeri da capogiro anche nel punto bevande centrale gestito dalla Pro Loco, un costante fiume di persone dalle 10 del mattino a tarda sera. Sono questi i numeri della Sagra del Carciofo 2023 che si è svolta domenica scorsa nel centro del Coros

«La Sagra del Carciofo dopo oltre trent’anni è ancora il biglietto da visita del comune di Uri – spiegano dalla Pro Loco – ma quest’anno ha confermato di  esser molto di più. Il prodotto di punta è diventato quasi secondario se rapportato alla capacità dei cittadini di aprirsi al visitatore, creare e portare avanti progettualità, gemellaggi, aspetti folkloristici e culturali. Questo è ciò che la Pro Loco ha fatto in questi anni di attività, ha reso centrale un paesino del Coros».

Tra gli eventi di spicco S’Affidu a S’Antiga, la coinvolgente rievocazione del matrimonio urese che racconta il passaggio della sposa alla famiglia del futuro sposo e la creazione della nuova famiglia, ha occupato la parte storica del paese dalle 10 del mattino. Il Gruppo folk Santa Rughe ha curato tutto nei minimi dettagli con estremo pathos e bellezza. Contemporaneamente, in attesa dell’uscita da Casa Diaz dei due sposi, le altre mostre hanno registrato un costante numero di visite. La mostra “Su Cosinzu Antigu” di Rita Achenza ha permesso una visibilità eccezionale al costume urese e alla meticolosa lavorazione dei tessuti antichi.

«La Sagra del Carciofo permette al nostro piccolo centro di far conoscere gli aspetti identitari intrisi di simbologia, tradizione e storia – spiega il sindaco di Uri Matteo Dettori -. Dopo uno stop forzato di tre anni possiamo dire che è stata davvero la  Sagra della ripartenza: il nostro biglietto da visita grazie alla perseveranza della Pro Loco», conclude il primo cittadino. 

«Alla base del nostro costante lavoro – spiega la presidente Antonietta Capozzoli - c’è un senso di appartenenza, la volontà di collaborare e vivere insieme il paese e far sì che i nostri figli e nipoti abbiamo attorno una realtà viva che può creare opportunità. La Sagra è l’appuntamento che attendiamo ogni anno per rinnovarci e ricordarci chi siamo e comunicarlo al meglio».

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