Blitz all’alba di questa mattina dei carabinieri della Compagnia di Bonorva che, con il supporto di militari del Comando Provinciale di Sassari, lo Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna ed il Nucleo Cinofili, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P del Tribunale di Sassari, nei confronti di 9 indagati ritenuti responsabile a vario titolo dei reati di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, furto e ricettazione.

Nello specifico, si è provveduto a sottoporre alla misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico 3 indagati (un 22enne di Borutta, un 37enne di Siligo, un 23enne di Thiesi), nonché all’obbligo di dimora altri 6 (un 23enne di Thiesi, un 40enne di Ittiri, un 25enne di Bono, un 46enne di Thiesi, un 54enne di Ittiri, un 25enne di Ittiri).

LE INDAGINI – L’operazione di polizia, denominata “Traliccio”, è il risultato di un’approfondita attività d’indagine anti-droga condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Bonorva con l’ausilio della Stazione Carabinieri di Siligo, sotto la direzione diretta della Procura della Repubblica di Sassari, durata circa un anno ed avviata a seguito del rinvenimento di una piantagione illegale di marijuana a Siligo.

I militari, utilizzando le tradizionali tecniche d’indagine quali pedinamenti ed osservazioni, nonché quelle di tipo tecnico, hanno potuto accertare e ricostruire una rete di soggetti dediti all’attività di spaccio operante sul territorio di Siligo, Thiesi e Torralba denunciando complessivamente 20 persone all’Autorità Giudiziaria.

I denunciati, dopo aver creato saldi legami con altri dimoranti nel Comune di Bono e Ittiri, acquistavano lo stupefacente, marijuana e cocaina, per immetterlo nel mercato, specializzandosi sempre più nel garantire un prodotto di qualità e nel fidelizzare gli assuntori.

Gli indagati si erano anche specializzati nella trasformazione della marijuana in hashish, mediante l’utilizzo di tecniche particolari con le quali mettevano in circolazione una tipologia di stupefacente meno diffusa rispetto alla marijuana stessa ed aumentando i loro ricavi.

I destinatari delle cessioni erano talvolta anche ragazzi minorenni: in una circostanza è stato possibile accertare che uno di questi consumatori, in assenza di denaro liquido, pagava lo stupefacente utilizzando gioielli rubati nell’abitazione della nonna.

Nel corso delle indagini è stato inoltre possibile ricostruire: un furto di 1800 euro avvenuto all’interno di un’agenzia assicurativa, due furti di rame ai danni di due distinte abitazioni, un furto di 75 litri di gasolio ai danni di un autocarro. Tali reati venivano effettuati al fine di procurarsi denaro liquido da poter reinvestire nell’acquisto all’ingrosso di sostanze stupefacenti.

Durante l’attività investigativa sono stati arrestati 4 soggetti ed eseguita una denuncia in stato di libertà nonché sequestrati: 40 kg di marijuana, 100 grammi di hashish, 50 grammi di cocaina.

Ritrovate, durante l’operazione, 5 piante di cannabis, 150 grammi di marijuana, 5 dosi di cocaina, bilancini di precisione e materiale vario di confezionamento.

(Unioneonline/v.l.)

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