Tre anni e 6 mesi di reclusione, 8mila euro di provvisionale. Questa la condanna, formulata nel pomeriggio in tribunale a Sassari dalla giudice Valentina Nuvoli, contro un 53enne algherese per maltrattamenti familiari e lesioni.

Vessazioni avvenute ai danni della ex moglie, e davanti ai figli, tra sputi, ginocchiate e pesanti offese.

Condotte che si sono aggravate appena la donna, nel 2019, ha espresso l'intenzione di volersi separare e da quel momento, come ha ripercorso la pm Paola Mannuzza, «c'è stata un'escalation di violenze». In particolare quelle verbali, con la donna ingiuriata da frasi, riportate dall'accusa, come «Sei una tro.. ti piace il negro», «Vai e fatti mettere incinta», fino alle minacce di morte: «Se mi prendi la casa ti brucio viva...ti faccio fuori».

E poi un episodio, risalente a 4 anni fa, in cui, secondo l'imputazione, il 53enne ha colpito la convivente con una ginocchiata sul pube, causandole oltre un mese di prognosi.

Alla donna, come ha ricordato il suo avvocato di parte civile Gavinuccia Arca, l'uomo ha anche venduto la macchina e tolto il bancomat, privandola così di ogni mezzo di sostentamento.

La pm aveva chiesto 3 anni e 8 mesi e la legale Arca 20mila euro di provvisionale per l'imputato, difeso dall'avvocato Gavino Tanchis. Alla fine la sentenza della giudice che lima di poco al ribasso la richiesta del pubblico ministero.

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