Condannato a un anno e un mese per maltrattamenti familiari e assolto dall’accusa di violenza sessuale. È successo ieri in tribunale a Sassari, in sede di abbreviato, a un 43enne sassarese.

Numerosi gli episodi, secondo l’imputazione, in cui l’uomo avrebbe sottoposto la compagna di 40 anni a un regime di vessazioni e violenze fisiche come testate e schiaffi, sempre mosso da una gelosia morbosa nel corso della relazione durata dal 2018 al 2023. Arrivando a spaccare i vetri del bagno di casa e, in un’occasione, puntando un coltello contro la donna minacciando di uccidersi e ucciderla.

Alla fine, così riferiscono le accuse, avrebbe sforbiciato gli indumenti dell’ex convivente come slip e pantaloni, oltre al filo dell’antenna della televisione e distruggendo il decoder. Per l’altro reato, che sarebbe consistito nel presunto tentativo di avere un rapporto carnale contro la volontà della donna che l’aveva respinto, l’uomo è invece andato assolto.

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