Inserita nella programmazione regionale degli interventi di prosecuzione della "messa in sicurezza delle domus de janas decorate", la necropoli di Su Crucifissu Mannu, uno dei siti archeologici più preziosi della città di Porto Torres, sarà oggetto di un intervento di conservazione e valorizzazione grazie alle risorse, pari a 150mila euro, stanziate dalla giunta della Regione Sardegna con delibera adottata su proposta dell’assessorato regionale ai Beni culturali, Andrea Biancareddu.

Il monumento sorge all’ingresso della città di Porto Torres, 22 tombe costruite a partire dal Neolitico recente (3200-2800 a.C.) e costantemente utilizzate fino al Bronzo antico, intorno al XVI secolo a.C. Diversi ipogei composti da più vani con ingresso a forma di pozzetto o a corridoio.

La Regione ha risposto così alle diverse richieste di finanziamento pervenute dagli Enti locali, coinvolti nella procedura per il riconoscimento da parte dell'Unesco delle domus de janas, giunte anche attraverso una nota del Cesim (Centro studi Identità e Memoria), che hanno evidenziato la necessità e l'urgenza di eseguire interventi di messa in sicurezza, conservazione e valorizzazione in alcuni dei siti, considerato l'avanzato stato della procedura di riconoscimento Unesco del progetto “Arte e Architettura nella Preistoria della Sardegna.

A sollecitare l’intervento della Regione era stato anche il capogruppo comunale Psd’Az, Bastianino Spanu. Il complesso delle domus de janas scavate in un banco di roccia calcarea, custodite appena fuori dall’abitato di Porto Torres, rappresenta un patrimonio di particolare importanza scelto dalla giunta comunale per entrare nella tentative list, la lista delle candidate al riconoscimento Unesco. L’esecutivo aveva aderito alla alla rete dei Comuni che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa per la valorizzazione di riconoscimento Unesco delle domus de janas come patrimonio dell’Umanità.

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