Quattro ragazzi sono stati segnalati all'autorità giudiziaria a seguito della rissa scatenatasi tra una decina di cittadini residenti nel quartiere sassarese di Santa Maria di Pisa e una trentina di extracomunitari ospiti del centro di accoglienza di via Solari.

Si tratta di due 20enni sassaresi, un 19enne della Costa d'Avorio e un 18enne originario del Gambia.

Dopo una lamentela da parte di un migrante del centro, richiedente asilo politico, il quale lamentava di essere stato picchiato da alcuni italiani, altri ospiti hanno raggiunto la vicina piazza Dettori e si sono scontrati con le persone che in quel momento si trovavano sul posto; la situazione è stata riportata alla normalità grazie all'immediato intervento della polizia.

Gli agenti hanno sequestrato anche una roncola e alcune barre di tondino in ferro finiti ora tra le mani degli inquirenti per ulteriori accertamenti, che verranno effettuati anche attraverso l'esame di alcuni filmati per identificare gli altri responsabili dei reati commessi.

Gli oggetti sequestrati
Gli oggetti sequestrati
Gli oggetti sequestrati

IL QUESTORE - Inoltre il questore di Sassari adotterà nei confronti dei responsabili della rissa e dell'"assalto" alla struttura d'accoglienza le misure ritenute opportune.

IL SINDACO - Sulla vicenda è intervenuto il sindaco, Nicola Sanna, il quale ha anticipato che martedì prossimo verrà convocato dal Prefetto un tavolo del Comitato ordine e sicurezza: "Ci impegniamo fin d'ora - si legge in una nota - al necessario rafforzamento delle azioni di controllo, che sono già in essere, a tutela dell'incolumità di tutti, residenti e migranti. Sassari è una città solidale, che rifugge da atteggiamenti discriminatori e lo ha dimostrato gestendo in maniera ottimale la fase di emergenza cui ha dovuto far fronte in un quadro di straordinaria emergenza nazionale. Ma ci rendiamo conto che la presenza di migranti sul territorio è oggettivamente superiore al numero previsto dall'accordo recentemente sottoscritto da Anci e ministero dell'Interno. Presenteremo il problema al ministero".

(Redazione Online/s.s.)

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