Atti vandalici commessi soltanto per vincere la noia quotidiana. È quanto è successo lunedì scorso, quando alcuni ragazzi all'arrivo del treno che viaggia sulla tratta Sassari-Porto Torres, per provare l'ebbrezza del divertimento estremo, hanno pensato bene di piazzare delle grosse pietre sui binari costringendo il macchinista a fermare il convoglio. Un attentato alla sicurezza dei trasporti segnalato a Trenitalia e alla Rfi, le due holding responsabili del servizio e della circolazione dei treni, le quali una volta ricevuta la comunicazione da parte del macchinista e del capo treno hanno provveduto immediatamente ad allertare la Polfer - Polizia ferroviaria, la Procura e i carabinieri.

Il fatto grave è stato condannato dal segretario generale Filt Cgil Sardegna, Arnaldo Boeddu. "Ritengo doveroso porre l'attenzione sull'aspetto sicurezza e la condizione di mancanza di tranquillità che vivono gli addetti ai lavori - spiega Boeddu - costretti a lavorare con il rischio che la linea ferroviaria sia interessata da veri e propri atti criminosi".

Non semplici bravate, ma comportamenti che potrebbero compromettere le vite umane. "Per questo non sarebbe sbagliato fare in maniera che nelle scuole e nelle stazioni ferroviarie - prosegue il leader della Filt Cgil - tramite lezioni e cartelloni educativi nelle seconde sedi si ricordasse a tutti cosa potrebbe accadere in casi simili". Infine, raccomanda Boeddu, "nessuno può far finta di nulla qualora dovesse accorgersi di strani movimenti vicino alla rete ferroviaria e tutti hanno il dovere di segnalare e denunciare a tutela della incolumità dei passeggeri e dei cittadini". Il primo a darne segnalazione è stato Michele Porcu, uno dei residenti che fermatosi al passaggio a livello aveva assistito alla scena.
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