Gestire al meglio l’emergenza idrica anche attraverso le informazioni condivise con i cittadini. È uno dei punti discussi oggi a Sassari, nella cornice di Palazzo Ducale, nel corso dell’incontro a cui hanno partecipato i sindaci di Sassari e Porto Torres, Giuseppe Mascia e Massimo Mulas, insieme all’assessore regionale dei Lavori pubblici, Antonio Piu, all’amministratore unico di Enas, Marco Soriga, ai presidenti di Abbanoa, Giuseppe Sardu, e del Consorzio di bonifica della Nurra, Gavino Zirattu.

La nascita di un protocollo operativo tra le parti per le emergenze rappresenta uno dei punti fermi del confronto abbinato a un piano per diffondere le notizie, all’individuazione delle risorse per procedere con gli interventi strutturali nati grazie al Pnrr e all’ideazione di sistemi ad alto coefficiente tecnologico per monitorare la rete e le sue disfunzioni. Passaggi necessari mentre da adesso a marzo 2026 saranno compiute opere per 60 milioni di euro e i disagi saranno frequenti, pensando intanto a intervenire su una rete che, dopo 60 anni, appare sempre più deteriorata. Il vertice tra i sei è divenuto impellente dopo i problemi riscontrati durante gli ultimi stop all’erogazione idrica.

E adesso si cerca di realizzare un modello da applicare anche nel resto dell’isola, in previsione delle criticità che si verificheranno nei prossimi mesi a causa dei lavori nel Coghinas 1 e 2, che richiederanno, come ricordato, “la chiusura della condotta e il ricorso a quelle del Consorzio per garantire l’erogazione”. “La continuità nella fornitura dell’acqua potabile all’area di Sassari- afferma Antonio Piu- costituisce un obiettivo prioritario dell’amministrazione regionale, così come degli enti e delle società sottoscrittori del protocollo d’intesa per la gestione delle emergenze”.

L’acqua idropotabile arriva in città con le condotte del Consorzio di bonifica della Nurra e ora, sfruttando la ritrovata sinergia tra gli attori, si è “permesso con 15 anni di ritardo di usare per la prima volta i reflui di Sassari per irrigare i campi, anche se è poca cosa rispetto al disastro di una stagione irrigua da dimenticare”, commenta Zirattu. Giuseppe Sardu ha rivelato che “presto Abbanoa taglierà i tempi di comunicazione con gli utenti grazie al ricorso a strumenti di interfaccia diretto con loro”. Intanto proseguono la grande quantità di lavori nel capoluogo turritano che dovrebbero concludersi entro l’anno.  Mulas ha chiesto poi di “adeguare i regolamenti sui ripristini di strade e marciapiedi dopo i lavori fatti nella nostra città, che al momento è un cantiere a cielo aperto”.

Giuseppe Mascia ha ricordato che “facciamo i conti con continue rotture, chiusure e perdite e con interventi strutturali che per troppi anni, addirittura decenni, sono stati procrastinati”. “Occorre- ha aggiunto- favorire la più rapida, corretta e trasparente diffusione delle informazioni e consentire agli amministratori locali, che fanno i conti per primi con i disagi e le proteste dei cittadini che rappresentano, di individuare soluzioni immediate ed efficaci”.

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