Inaugurato a Sassari, in via Repubblica Romana, il totem che rievoca il sacrificio dei martiri angioyani. Un gesto promosso dall’associazione solidale Sa Domo de Totus in occasione di Sa Die de Sa Sardigna e in un luogo simbolico della storia e dell’ecologia sassarese.

Un’area dal patrimonio secolare, in cui convergono i resti tangibili del convento del Carmine risalente al XVII secolo e dell’orto botanico d’inizio ‘900 ma anche il ricordo, immateriale, di quelle forche ordinarie di Sassari dove, tra il 1796 e il 1802, morirono otto rivoluzionari angioyani.

A rievocarne i destini davanti a un centinaio di persone lo studioso Piero Atzori in un intervento di tessitura di memorie, tra battaglie per l’acquisizione comunale del giardino con il Comitato Ambiente e gli eventi di un passato complesso caduto nell’oblio.

Nei giorni scorsi poi la bonifica dello spazio a cura, oltre a Sa Domo, anche di Piantumiamo e Arvures, confermando la direttrice ecologista già impressa da queste realtà con l’adozione di diverse aree verdi.

Oggi l’incontro, e la piccola cerimonia, che indica alla cittadinanza una strada di recupero delle proprie radici.

© Riproduzione riservata