Carnevale alternativo domenica scorsa a Sassari con le Janas e la Pedagogia Spirituale. Il salotto di Sassari, piazza d'Italia, era gremito di piccole maschere e di famiglie che hanno accolto le Janas e le fatine del dente, impegnate per due ore a intrattenere i presenti con racconti, curiosità sul Carnevale e molti balli. Momento clou dell'iniziativa è stato quello del Capro Espiatorio con cui i bambini hanno lasciato andare l'emozione della Colpa e il Pentolone dei coriandoli.

Da quest'ultimo hanno attinto il sindaco Giuseppe Mascia e gli assessori alla Cultura Nicoletta Puggioni e ai Lavori Pubblici Salvatore Sanna i quali, con un gesto simbolico, hanno lanciato verso la città manciate di coriandoli per propiziare l'Abbondanza e trasformare ogni ombra in Luce. La manifestazione prevedeva in conclusione anche la sfilata delle maschere e la premiazione a favore di circa 300 bambini con la medaglia del Coriandolo, ricordando attraverso il gioco l'importanza del rito di passaggio che è la festa d'Inverno.

«Sono immensamente felice della risposta a questo progetto che è stato sposato da questa amministrazione con grande attenzione al benessere dei piccoli e grandi cittadini» commenta l'organizzatrice Alessia Foddai fondatrice del Centro olistico Janabenessere, «perché nasce con l'obiettivo di mantenere vivi i valori fondanti della nostra comunità e di dare risposte e voce a tutte le molteplici emozioni che abitano i nostri figli e anche noi  durante le feste  con un appuntamento collettivo divertente, ma anche edificante».

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