Sassari, Siap in piazza: «Più agenti per la polizia di Stato»
Il sindacato accende i riflettori sulla carenza di organicoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sono scesi oggi in piazza d’Italia a Sassari gli agenti della polizia di Stato iscritti al Siap. Il sindacato, al termine del tour isolano di protesta conclusosi in un incontro con il viceprefetto, lamenta il problema che condiziona l’operatività del corpo: la mancanza di organico.
«A Sassari - sottolinea Massimo Zucconi Martelli, segretario generale aggiunto del Siap- non si ha il personale per coprire h24 con una volante il territorio».
A rimediare in parte sono gli stessi poliziotti facendo gli straordinari e doppi turni di lavoro. «Ma non possiamo andare avanti così. Quest’anno ci sarà un’ulteriore ondata di pensionamenti. Facciamo un appello al capo della polizia affinché nella tornata di assegnazioni di giugno e dicembre, non si dimentichi di questa terra».
Manca un terzo del personale che, andato in quiescenza, non verrà rimpiazzato.
«E non c’è neppure il tempo- riferisce Marco Caschera, segretario regionale vicario Siap- per fare dei corsi e assumere nuovo personale».
Intanto chiudono gli uffici distaccati, la polfer è in difficoltà e, in generale, le forze dell’ordine vorrebbero dare la sicurezza che i cittadini esigono ma si trovano sprovvisti di uomini e di equipaggiamento. «Se pensiamo a quello che è successo con l’assalto alla Mondialpol lo scorso giugno in città- continua Caschera- è l’esempio dell’anarchia in cui può operare sia la micro che la macrocriminalità».
Per questo i manifestanti, pur lodando in parte il nuovo contratto, chiedono che si rafforzino le unità anche perché «l’età media è molto alta e servono forze nuove».