«Stiamo perdendo la dignità». Lo dichiarano 15 lavoratori del parco geominerario di Porto Conte ad Alghero che oggi si sono trovati a Sassari per denunciare il fatto di trovarsi a un passo dal licenziamento. «Abbiamo avuto dall'azienda Formula Ambiente - riferiscono mostrando il foglio ricevuto ieri - una proroga del lavoro per due settimane fino al 29 febbraio». Finiti i termini, si legge però nella nota, «il contratto deve ritenersi automaticamente estinto, senza che vi sia la necessità di preavviso o altra comunicazione». La modalità del rinvio va avanti da anni, all'interno dei passaggi da un'impresa all'altra del subappalto concesso dalla Regione, e spesso consiste in brevi proroghe che lasciano i dipendenti dell'Area 4 ogni volta ignari del proprio futuro.

«Eppure- informano - proprio la Regione ha approvato nel 2016 la legge 34 che doveva dare la stabilità ai lavoratori del parco geominerario». E che invece è rimasta lettera morta fino al 2024 nonostante le tante sollecitazioni e le proteste come quella clamorosa di essere rimasti, nel 2017, due mesi sul tetto del Duomo di Sassari. «La politica si è dimenticata di noi - dichiarano i 15, perlopiù ultra50enni e 60enni, alcuni nonni- Deve darci delle risposte». La paura è che la prossima competizione elettorale aumenti l'oblio lasciandoli solo con quel foglio in mano e senza venire richiamati nel parco.

«Per il commercio è soltanto carta straccia, nessuno ci aiuterà presentandolo per i mutui o i contratti». Resta così l'umiliazione di vivere nella condizione di precari dal 1999 e senza mai vedere la luce in fondo al tunnel. «Che cosa racconteremo ai nostri figli?», chiedono. Intanto uno di loro è morto proprio ieri, a 65 anni e ancora precario, senza poter vedere realizzato il sogno di avere un posto fisso.

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