Un pugno nell’occhio, la cui ferita peggiora di giorno in giorno.

Succede a Sassari, tra corso Trinità e corso Vico, uno degli ingressi principali del capoluogo, percorso da quella che era la superba cinta medievale di Sassari.

Profanata, oramai da svariati anni, da alcuni segnali stradali che la coprono e soprattutto da una serranda diroccata e arrugginita di un locale attiguo che ospitava un tabacchino.

Un pessimo biglietto da visita per una città che vorrebbe puntare anche sul turismo e sulla valorizzazione dei suoi beni storici e culturali. Eppure le strade per ristabilire il decoro sono conosciute: spostare i segnali stradali e fare in modo che la proprietà dell'immobile adiacente (dove era ubicato l'ex tabacchino) provveda alla restaurazione o messa in sicurezza della facciata. Ristabilendo un minimo di decoro.

Diversamente potrà effettuare i lavori il Comune, accollando in seguito le spese più gli interessi alla proprietà nel caso si rifiutasse o tardasse nelle opere richieste. 
 

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