«Un altro passo importante nella strada della piena operatività della Città metropolitana di Sassari».

A dichiararlo è l’amministratore straordinario dell’Ente Gavino Arru, dopo l’approvazione di due giorni fa, da parte della giunta regionale, «della delibera con la quale si definiscono i criteri per il trasferimento alla Città metropolitana di Sassari e alla Provincia della Gallura Nord-Est Sardegna dei beni immobili, mobili, personale e procedimenti della soppressa Provincia di Sassari».

Si corre verso il traguardo, secondo Arru, che si concretizzerà quando la presidente della Regione Alessandra Todde firmerà il Decreto successorio mettendo fine a un’attesa lunga 20 anni.

«La nascita della Città metropolitana - commenta Arru - significa dotare il Nord-Ovest di un eccellente strumento con forte autonomia giuridica e quindi con immensa potenzialità di attrarre risorse economiche».

La soddisfazione è condivisa con tutti i 66 Sindaci dell’area vasta, i Presidenti delle unioni dei Comuni, della Rete metropolitana, della Comunità montana del Goceano e del TIPS (tavolo istituzioni parti sociali). Intanto proseguono le riunioni sul progetto, come quella del 4 febbraio tra Arru e i Presidenti delle Unioni dei Comuni e della Comunità Montana del Goceano e della Rete metropolitana (Giuseppe Mascia per la Rete metropolitana, Antonio Fadda per il Goceano; Giovanni Filiziu, per l’Anglona e Bassa Valle del Coghinas; Cristian Budroni, per il Coros; Giovannina Fresi, per l’unione dei Comuni di Villanova; Massimo d’Agostino, per il Mejlogu; Michele Carboni, per il Logudoro e Sergio Salis per il TIPS).

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