Sassari, imprenditore assolto dall'accusa di diffamazione contro un carabiniere
Marco Corda, gestore di un locale, era stato denunciato da due militari: accolta l’istanza della difesaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Imputato per diffamazione contro un maresciallo dei carabinieri viene assolto per particolare tenuità del fatto. Stasera in tribunale a Sassari la decisione della giudice Antonietta Crobu, nel processo che vedeva come accusato l’imprenditore sassarese Marco Corda per un episodio risalente al 2021, in piena epoca Covid. Quando il locale gestito da Corda in via Roma a Sassari aveva ricevuto l’ispezione dei militari guidati da un maresciallo di Osilo. Al termine dell’intervento il locale, ritenuto non in regola con le prescrizioni stabilite allora per la pandemia, viene chiuso, salvo venire riaperto dopo 48 ore.
In seguito alla decisione, l’imprenditore aveva scritto di notte su Facebook un post in cui definisce il maresciallo che aveva operato nell’esercizio «un personaggio che vuole farsi pubblicità sul giornale». Lette le parole che, come ricorderà l’avvocato della difesa Gianmarco Mura, restarono visibili sul social solo sei ore prima di venire rimosse, i due marescialli allora in servizio nel paese, entrambi convinti di essere l’obiettivo di quella considerazione, sporgono denuncia e si arriva al procedimento conclusosi oggi in cui entrambi erano parti civili assistite dai legali Maria Grazia Sanna e Giacomo Crovetti.
Per il pm la responsabilità dell’imputato era chiara, così come per i due legali sopracitati, e ha per questo sollecitato una pena pecuniaria di 3.000 euro. Mura ha invece ripercorso l’iter della vicenda ricordando che Corda aveva chiesto scusa e offerto un risarcimento rifiutato dalle parti, rimarcando poi come uno dei due marescialli non era l’oggetto del post e non doveva quindi sentirsi chiamato in causa. L’avvocato ha richiamato un caso simile in cui un altro imputato, che aveva scritto parole ben più gravi, era stato assolto, proprio da un giudice del tribunale di Sassari, secondo l’articolo 162 ter, ovvero estinzione del reato per condotte riparatorie. In alternativa il legale aveva chiesto che per il suo cliente venisse disposta l’assoluzione per particolare tenuità del fatto. Istanza accolta dalla giudice.