Una messa nel parco di Casa Serena, la struttura comunale di residenza per anziani, per commemorare gli ospiti morti a causa del Covid.

La celebrazione intima e toccante che si è svolta sabato è stata voluta dalla direttrice Barbara Fozza, che ha invitato anche tutte le associazioni e le realtà che in quei mesi hanno supportato la casa per anziani.

«Ci sono esperienze che si imprimono nell’anima lasciando un segno indelebile - ha detto la direttrice Fozza - cicatrici che per noi hanno i nomi e i volti dei nostri anziani che sono andati via direttamente o indirettamente a causa del Covid. Sentiamo con forza il desiderio di salutarli perché in quei giorni frenetici e dolorosi non siamo riusciti a farlo come avremmo voluto».

La messa è stata officiata da don Eugenio Cavallo. Durante il momento dell’offertorio, sull’altare sono stati consegnati anche una tuta e un casco usati nel periodo del coronavirus dal personale sanitario.

Un momento della celebrazione (foto concessa)
Un momento della celebrazione (foto concessa)
Un momento della celebrazione (foto concessa)

Presente il sindaco Nanni Campus: «Non l’ho mai fatto pubblicamente, ma confesso che se ho deciso di non ricandidarmi è perché non sarei in grado di rivivere un’angoscia come quella di quei mesi. E, per un medico, l’angoscia è soffrire quello che soffrono i pazienti e i loro parenti. Anche quelli che ci hanno attaccato, mentre noi combattevamo per difendervi. Non dimenticherò mai quell’esperienza drammatica vissuta con voi, avendo al fianco un angelo come la dottoressa Fozza».
Conclusa la celebrazione, don Cavallo ha piantato un albero nel parco, simbolo del futuro a cui bisogna sempre guardare con speranza. 

© Riproduzione riservata