Arresti domiciliari e braccialetto elettronico per un 50enne dell’hinterland accusato di aver appiccato degli incendi nel territorio di Bonorva tra il 2024 e il 2025. Nei giorni scorsi il gip Giuseppe Grotteria ha disposto la misura cautelare per l’indagato per il quale invece il pm Giovanni Porcheddu aveva sollecitato il carcere.

Sono sette gli episodi di cui è sospettato come responsabile l’uomo, roghi che avevano interessato terreni, pascoli, boschi, tutti concentrati in pochi km intorno alla SP 43 nel 2024 e in località Sa Camba Noa e Mura Menteda/Paule Renu nel 2025.

Questi avevano causato danni importanti, come nel caso dell’incendio di settembre 2024 in cui 300 ettari erano stati devastati dalle fiamme. Roghi che avevano richiesto l’intervento anche dei mezzi aerei, oltre che degli operatori di terra, per il loro spegnimento.

A carico del 50enne, proprietario di un ovile distante dalle aree bruciate, vi sarebbero una serie di indizi raccolti dalle forze dell’ordine, anche attraverso l’uso di telecamere e di perquisizioni, che il giudice ha ritenuto gravi e sussistenti. L’indagato, assistito dall’avvocato Fabrizio Manai, si è dichiarato estraneo ai fatti sottolineando che il tragitto lungo cui si sono sviluppati gli incendi è quello che lui compie per spostarsi da casa al lavoro. La deviazione invece riguardante un episodio di luglio 2025 sarebbe avvenuta, questa la sua versione, sempre per ragioni lavorative.

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