Il Comune di Sassari detta i tempi per il palazzetto polifunzionale di via Kennedy, nel quartiere di Latte Dolce. Un'opera da 5 milioni e 137mila euro, finanziata coi fondi del Pnrr (3 milioni e mezzo), del Fondo Opere indifferibili (700mila euro) e del Comune (tre tranche da 300mila, 500mila e 137mila euro), dove si potranno praticare le discipline sportive di pallavolo, palla a mano e calcio a 5. Nei giorni scorsi l'amministrazione comunale ha autorizzato la Angius Costruzioni, capofila del Raggruppamento temporaneo di impresa, ad accedere al cantiere per ripulire l'area dagli infestanti e dare respiro agli ulivi secolari.

Dopo le polemiche dei giorni scorsi da parte di chi riteneva si fosse danneggiato "il polmone verde" dell'area la struttura tecnica di Palazzo Ducale ha voluto chiarire lo stato dell'arte. "Il sopralluogo fatto dalla direzione dei lavori- riferisce- dal Rup e dal settore Ambiente ha permesso di rilevare che sono stati inoltre rimossi degli alberi di fico e delle piante di alloro, le cui condizioni erano irrecuperabili". Messo a bando nel 2022 dalla precedente amministrazione, l’impianto ha attraversato una serie di ostacoli burocratico-progettuali che l’attuale esecutivo Mascia è riuscito a superare consentendo che i lavori potessero avanzare spediti.

“Entro il 14 aprile- afferma l’assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Sanna -si procederà alla sottoscrizione del verbale di consegna dei lavori, così da consentire il rispetto dei tempi previsti dal Pnrr, secondo i quali la conclusione dei lavori deve avvenire entro quest’anno”. Intanto la Soprintendenza archeologica sta verificando l’andamento dei lavori di scavo. Due le tribune previste lungo i lati lunghi del campo e una capienza di oltre duemila posti ma che potrebbe raggiungere le 3mila unità con la realizzazione di un’ulteriore tribuna sul lato corto. «Il palasport di via Kennedy- sottolinea il sindaco Giuseppe Mascia- è il segno dell’attenzione che vogliamo rivolgere a ogni parte della città, dal centro alle periferie sino alle borgate rurali e costiere».

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