A Sassari, all'interno della maggioranza che sostiene il sindaco Nanni Campus, non si placano le polemiche sul centro commerciale della discordia, quello che dovrebbe sorgere nel quartiere Luna e Sole, in un ettaro di terreno incolto, a ridosso di palazzi e costruzioni.

MAL DI PANCIA - La società cagliaritana "Maspa" ha presentato una variante al progetto iniziale, che martedì mattina è stato portato all'esame della commissione Urbanistica. Apriti cielo. I mal di pancia sul progetto si sono ufficializzati al momento della votazione.

Quattro consiglieri di maggioranza (Manca, Rizzu, Palopoli e Serra ) hanno lasciato la seduta, e con loro tutta l'opposizione, facendo mancare il numero legale e lasciando sulle spine l'assessore all'Urbanistica Alessandra Corda, nonché il presidente della commissione stessa Grazia Rita Di Guardo, che aveva iscritto il punto all'ordine del giorno.

Le acque continuano ad essere agitate. Oggi Marco Manca, consigliere comunale di Sardegna Civica (gruppo che appoggia il sindaco Campus), componente inoltre della commissione Urbanistica, rincara la dose: "Si rischia di andare a casa". Parole pesanti, una minaccia di crisi politica.

Anche il suo collega di gruppo Massimo Rizzu boccia il progetto senza appello: "Il suo beneficio alla comunità è irrisorio - sostiene - Preferisco che a simili progetti vengano incentivati gli esercizi di vicinato".

LA VARIANTE - Ma qual è la variante che non va giù ai dissidenti? Innanzitutto la diversa disposizione della cubatura ( ovviamente inalterata) rispetto al progetto iniziale, ma che cambia filosofia all'opera: un grande centro commerciale di fronte a via Luna e Sole, dietro due imponenti complessi residenziali e mezzo ettaro di terra a beneficio dell'amministrazione comunale.

Nel progetto originario edifici residenziali e commerciali erano accompagnati da una grande zona verde, affacciata in via Luna e Sole. La paura di diversi commissari e consiglieri comunali è che la nuova variante dia il colpo di grazia ai piccoli esercizi commerciali del quartiere. Di sicuro, malgrado gli evidenti problemi politici, un progetto deve comunque essere approvato, altrimenti c'è il rischio, praticamente la certezza, di un ricorso da parte del privato che ha predisposto il progetto stesso e acquisito le aree, con un potenziale grave danno alle casse comunali. La questione quindi è molto intricata.

GLI SCENARI - Quasi con matematica certezza, visto che è stato proposto dal suo assessore, il sindaco Campus era al corrente dell'iniziativa, e con lui altri pezzi di maggioranza, esclusi i consiglieri sull'Aventino. Ma di Aventino non vuole sentire parlare il consigliere di maggioranza Giuseppe Palopoli, che però anche oggi ribadisce con forza: "Sono col sindaco, ma questa nuova variante non la voto, basta con i centri commerciali".

Se in base alle dichiarazioni ufficiali, con un colpo di mano, oggi si andasse alle votazioni della pratica in consiglio l'esito sarebbe in bilico, in un senso o nell'altro. Qualcuno parla addirittura di perfetto equilibrio: 17 pari, visto che il presidente dell'assemblea Maurilio Murru, eletto col Movimento 5 Stelle, normalmente si astiene.

Proprio dai grillini (2 consiglieri), in campagna elettorale contrari a nuovi centri commerciali, si attende un pronunciamento ufficiale sulla vicenda, ma sinora sono stati tra i più fedeli alleati del sindaco Nanni Campus.
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