"Quella coppia stava esagerando".

Questa la versione dei fatti del gestore del locale finito nel mirino a Sassari per un presunto attacco omofobo ai danni di una coppia gay.

La denuncia è partita dal Mos, Movimento omosessuale sardo: uno dei suoi componenti, Simone Sanna, ha raccontato di essere stato aggredito lo scorso sabato sera mentre si stava baciando con il suo compagno.

"Andate fuori a fare queste cose. Alla mia ragazza fate schifo", si sono sentiti dire da un avventore, e poi: "Non ho nulla contro i fr**i, ma dovete andarvene, altrimenti vi taglio la gola".

Secondo il gestore del locale, Marcello Mannu, le cose non sono andate proprio così e i due sono stati "ripresi" per le loro "effusioni fin troppo spinte in mezzo alla pista da ballo": "Stavano esagerando - ha spiegato -. Diversi altri avventori erano giustamente infastiditi e uno di questi li ha ripresi, forse in maniera pesante, ma sicuramente senza una reale intenzione di far loro del male".

"Il nostro - ha aggiunto - è un locale che in tre anni si è creato un nome e una reputazione di un luogo libero, dove tutti possono divertirsi, ma nel rispetto degli altri. Libertà non significa che il locale debba diventare un bordello. Con questa versione dei fatti distorta si sta cercando solo di screditare il locale". Ora, ha concluso, darà mandato al suo legale "di denunciare per diffamazione i responsabili".

Per il Mos l'episodio è "inaccettabile": "Essere se stessi - scrivono in una nota - non può in nessun caso essere considerata una provocazione: mentre l'aggressione verbale, le minacce e il lancio di un drink sono molto più che una provocazione".

(Unioneonline/D)
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