Sassari, il bilancio 2026-28 punta su servizi e personale
Il Comune presenta un piano “inclusivo”: rafforzamento dei servizi essenziali, nuove assunzioni e nessun aumento della pressione fiscale. Pesa l’inflazionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Rafforzare i servizi e contenere le spese. Due parole chiave del bilancio di previsione 2026-28 del Comune di Sassari, illustrato ieri a Palazzo Ducale dall’assessore Giuseppe Masala durante la riunione congiunta di II e IV commissione presieduta da Antonio Paoni. Un programma fatto non solo di numeri ma soprattutto di significati politici e con un metodo, afferma Masala, «fortemente inclusivo». Nato ascoltando le esigenze dei cittadini e attraverso l’interfaccia con gli enti intermedi, dai sindacati al terzo settore. «Abbiamo voluto investire sul personale- dichiara l’assessore- già l’anno scorso sono arrivate 23 unità in più».
Gli altri pilastri sono il rafforzamento dei servizi essenziali, dagli asili nido al trasporto scolastico, e l’invarianza del sistema tariffario. Nessun aumento quindi della pressione fiscale e tributaria per i sassaresi in una congiuntura difficile dal punto di vista economico. «Non so quanto si possa reggere», chiarisce però l’esponente di giunta. Sulle casse comunali pesa infatti l’aumento dell’inflazione, salita negli ultimi 5 anni al 18%. Con ricadute “rilevanti” su tutto e, solo per fare qualche esempio, la crescita di 575mila euro della spesa per l’appalto delle pulizie o di 509mila per la mensa. C’è poi la cifra monstre dei crediti vantati dal Comune, 133 milioni di euro, 54 solo nel 2024, mitigata dal fondo crediti di dubbia esigibilità. Le entrate sono pari a 298 milioni di euro e, tra queste, si registrano i 33 milioni provenienti dalla Tari, i 22 dall’Imu, giù giù fino ai proventi delle multe la cui somma è 2 milioni e 700mila euro.
«Arrivano poi 45mila euro dalla Rete Thamus, un settore su cui stiamo per investire 9 milioni di euro. Bisogna cominciare a pensare a un aumento dei biglietti». Tra le maggiori spese riferite vi sono i 27 milioni per i rifiuti e i 7 milioni e 829mila euro per il pagamento dell’illuminazione elettrica e della gestione del calore. 836mila euro la cifra sborsata per la cura degli animali abbandonati, 490mila per la pulizia delle caditoie. Il bilancio verrà discusso nelle prossime due sedute, prima dell’approvazione.
