Sassari, garante comunale infanzia e adolescenza: «Allarme alcolismo e abbandono scolastico»
Tra i quartieri più a rischio, centro storico e Li PuntiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Allarme giovanissimi a Sassari. Nei giorni scorsi la VI Commissione, presieduta da Vannina Masia a Palazzo Ducale, ha incentrato i lavori sulle criticità patite dalle ultime generazioni. A illustrare lo stato delle cose la garante per l’infanzia e l’adolescenza regionale, Carla Puligheddu, e l’omologa comunale, appena insediata, Maria Antonietta Muroni. Quest’ultima, neuropsichiatra in pensione per l’Asl, ha acquisito un punto di vista privilegiato sui problemi di bambini e teenager nel corso degli anni. «Mi preoccupa molto l’abbandono scolastico- afferma- Prima riguardava gli allievi che frequentavano la scuola superiore ma adesso cresce già alle medie».
Ci sono esempi virtuosi in città come il Punto Luce, a Latte Dolce, una comunità educativa, promossa da Emergency e Uisp, che aiuta i ragazzi con il recupero scuola e le attività sportive, ma ne servirebbero altre. La dottoressa riferisce poi di ragazzi che non riescono ad andare a lezione perché colpiti da attacchi di panico ma anche di una mancanza di integrazione per loro, e in generale, nel passaggio dalle elementari allo step successivo come invece avviene per i bambini dai 2-5 anni all’età seguente. «Un’emergenza è quella dell’alcolismo- continua- e proprio tra i giovani delle scuole medie inferiori. Consumano alcolici in quantità massiccia facendoseli comprare dagli adulti». Questo li rende più disinibiti, abbatte le resistenze ma con esiti che possono incidere a vita. «Tutto quel bere brucia i neuroni in piena età della crescita. Ti fanno vedere video devastanti e azioni di cui proprio non colgono la pericolosità». I teenager raccontano anche che all’ingresso delle discoteche viene dato loro un bicchiere di plastica con dentro alcol e un orsetto gommoso che assorbe la bevanda gonfiandosi e aumentando l’effetto.
I quartieri a rischio per il disagio giovanile sono in particolare il centro storico e, in modo preoccupante, Li Punti, un tempo isola felice. Uscendo dal contesto sassarese la garante regionale spiega i suoi compiti: «Sono una figura filtro che raccoglie le istanze di bambini e ragazzi in un mondo adulto-centrico». Un riferimento che spesso combatte con tribunali e procure «dove- accusa- vige una lentezza inaccettabile». Si parla di affido e delle adozioni, pratica quest’ultima che è una sorta di corsa a ostacoli. «Sui bambini e i ragazzi si decide sul nulla in assenza di dati o magari prendendo quelli nazionali». La garante dichiara di aver proposto, in commissione regionale, un patto sociale per l’istruzione e l’inclusione di queste fasce di età. Un modo per non disperdere il futuro dell’isola.
