Minori e bambine ritratte senza indumenti in alcune immagini scovate sul cellulare di un ultra60enne sassarese nel 2020. Una scoperta delle forze dell'ordine che ha portato l’uomo a finire a processo per pornografia minorile, procedimento di cui oggi, in tribunale a Sassari, si è tenuta udienza per sentire il perito della procura e capire alcuni punti oscuri della vicenda.

Soprattutto per comprendere, come chiesto al tecnico dall’avvocato Raffaele Rocco, che assiste l’uomo insieme alla legale Roberta Russo, se quelle foto possano essersi salvate in automatico navigando su internet e quindi in modo involontario.  E cercando di appurare il numero di quei fotogrammi che, secondo l’accusa, sarebbero decine mentre per la difesa invece si tratterebbe solo di quattro ad avere un eventuale contenuto pedopornografico.

L’imputazione riferisce anche di un video conservato nel telefonino che ritrarrebbe una bambina priva di capi intimi così, come detto, di altri fotogrammi di natura simile. Le domande emerse nel confronto tra le parti richiedono quindi ulteriori esami secondo pm e difesa tanto che, nella prossima seduta di aprile, il giudice Antonio Pietro Spanu scioglierà la riserva sul professionista a cui affidare l’incarico peritale.     

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