Assolto perché irreperibile. Oggi in tribunale a Sassari la sentenza pronunciata dal collegio, presieduto da Monia Adami, a favore di un 58enne marocchino imputato per “getto pericoloso di cose” e lesioni personali. Risale al novembre del 2021 la vicenda incriminata che ha avuto come sfondo il carcere di Bancali e due detenuti. Con l'imputato che, dopo una serie di contrasti con un prigioniero di una vicina sezione della struttura, decide di agire a suo modo: riempiendo una saponetta con 16 lamette da barba per poi lanciarla contro il rivale, di nazionalità egiziano.

Quest’ultimo, dopo essere stato colpito, aveva riportato alcune ferite sulla mano sinistra. Per questo episodio l'uomo, difeso dall'avvocato Claudio Mastandrea, è finito a processo ma, nel frattempo, essendo uscito di prigione, non è più stato ritrovato ottenendo così l'assoluzione perché, appunto, irreperibile.

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