Federica questa mattina è tornata in classe. La 19enne disabile è al centro della battaglia di sua madre affinché ottenga l'insegnante di sostegno.

Per ora sono previste per lei tre ore, questo il tempo in cui viene garantita la presenza del docente. Per le altre ore, invece, la famiglia dovrebbe trovare un'altra soluzione perché mancano l'educatrice e l'assistente di base.

La mamma ha anticipato che comunque non lascerà cadere le sue rimostranze: "Io resto qua a scuola vicino a mia figlia - ha detto -. Appena finiranno le tre ore con l'insegnante di sostegno che le è stata assegnata stamattina, me la riporterò a casa. E non mi fermo qua. Mia figlia ha il diritto di frequentare la scuola come tutti gli altri studenti e di restare in classe per tutto l'orario delle lezioni. Continuerò la mia protesta, e non sarò sola. Molte persone mi stanno vicino e sostengono la mia battaglia, perché non è una lotta personale, è una battaglia per i diritti di tutti i ragazzi disabili e delle loro famiglie".

Con lei ci sono anche i sindacati: "Abbiamo intrapreso questa battaglia fin dall'inizio e continueremo sino alla fine. I casi come quello della signora sono tantissimi - dice Paolo Dettori, segretario territoriale Cgil FP. Già oggi qui è arrivata un'altra ragazza disabile che dovrà fronteggiare gli stessi problemi perché non ci sono le educatrici. Lo abbiamo detto nei giorni scorsi, o si arriva a una soluzione immediata, o proclameremo uno sciopero".

(Unioneonline/s.s.)
© Riproduzione riservata