Sassari, "Facciamo il punto": Sardegna con il maggior numero di morti per incidenti stradali
Il dato emerso nel ciclo di appuntamenti promosso dal senatore Pd Marco Meloni e dedicato per il debutto a “Infrastrutture e sicurezza”(foto Floris)
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La regione con la maggior percentuale di incidenti stradali in Italia. È la nostra isola, il cui triste primato è stato illustrato ieri, in Fondazione di Sardegna, durante “Facciamo il punto”, ciclo di appuntamenti promosso dal senatore Pd Marco Meloni e dedicato per il debutto a “Infrastrutture e sicurezza”.
La dissertazione dei relatori si è soffermata, oltre al fattore sicurezza, anche sulla componente relativa all’arretratezza dei trasporti. «Riceviamo solo lo 0,45% degli investimenti governativi sulle ferrovie, ad esempio - riferisce Meloni - ma rappresentiamo il 2,5% degli abitanti in Italia. Anziché spendere 13 miliardi per il Ponte sullo Stretto, ce ne diano 5 affinché cambi la mobilità in Sardegna».
«Avevamo chiesto 380 milioni all’esecutivo per le strade regionali e provinciali - aggiunge Antonio Piu, assessore regionale ai Lavori Pubblici nel corso della riunione - ma non ci sono stati dati».
Uno dei dati emersi, tra quelli più critici isolani, è che le strade provinciali sono appena il 24% rispetto al 46% della media nazionale, complicando i trasferimenti. «Ogni sardo perde 8560 euro ogni anno per spostarsi dal luogo di partenza a quello di arrivo. E tutto questo costa 13 miliardi».
Oltre ai costi, purtroppo, soprattutto nei termini di vite perdute. Per sensibilizzare sul tema è attiva l’associazione “AdessoBasta”, sorta dopo il decesso di due fratelli in una delle tante “curve della morte” dei nostri tratti viari.
«Gli incidenti non accadono per caso», denuncia in un video Gianni Pintor, il parente sopravvissuto, invitando le istituzioni a eliminare i rischi. E a lavorare anche sulle strade secondarie, come rimarca la presidente Anci Daniela Falconi.
«Quanti soldi si sono spesi per la SS129 o 131 - chiede - e quanto per gli altri tratti? Non conto gli incidenti causati dall’assenza della macchina spargisale, dalla segnaletica o dal manto dissestato».
Falconi concorda poi con il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, sulle criticità dovuta alla lentezza per realizzare un’opera.
«Non ci possono volere dieci anni - affermano - Serve una semplificazione normativa».
Una nota positiva, riguardo ai sinistri, riguarda il capoluogo turritano. «Sono in diminuzione del 22% - sottolinea Mascia - grazie alle scelte infrastrutturali fatte, come i dissuasori o la velocità 30. In generale bisogna però cominciare a pensare le città in modo lento».
I prossimi appuntamenti di “Facciamo il punto” saranno il 24/25 ottobre a Cagliari.