La rigenerazione urbana come possibilità di ripensare il futuro e l’immaginario. È stato il tema, ieri a Sassari, del convegno promosso da Tools, con Fondazione di Sardegna, Triennale Milano, e la collaborazione del Comune negli spazi gremiti dell’Ex Mater di via Zanfarino.

Il centro della serata è stato l’intervento di Giancarlo Mazzanti, architetto colombiano famoso anche per aver ideato la trasformazione urbana della città di Medellìn, tristemente famosa per la violenza e il narcotraffico.

«Ora rappresenta la speranza - afferma - e anche un esempio a livello mondiale oltre che un luogo in grado di attrarre turismo». Mazzanti visita la Sardegna da 7 anni e ne conosce bene alcuni aspetti. «Avete bisogno di riprendere città che sono diventate vuote. La vostra regione è una delle più interessanti della penisola».

Sullo svuotamento dichiara: «In questi casi bisogna portare speranza in controtendenza con gli ultimi anni in cui il sentimento dominante è stato la paura. E credo che i giovani ripopoleranno le città». Nel dialogo con l’architetta Nina Bassoli, curatrice per Architettura, Rigenerazione Urbana e Città di Triennale Milano, il professionista sudamericano ha ricordato come «l’architettura non significa solo fare begli edifici ma anche fondare comunità».

Bassoli interviene poi, durante l'incontro intitolato "Creatività e rigenerazione urbana. Riflessioni sulla città educante" sul tema Sardegna. «Qui si possono imparare molte cose che attraversano la storia in modo inaspettato, e che possono essere molto fertili proprio nelle scambio. Avete una tradizione storica che esiste  nella materia delle cose».

© Riproduzione riservata