Ricorso respinto. La vicenda degli ambulanti di Bosa a cui la Guardia di finanza ha contestato l’indebita percezione di contributi a fondo perduto, per aver beneficiato di sovvenzioni erogate dalla Regione per il 2020 e 2021, segna un primo passaggio in tribunale a Sassari. E a favore dell’accusato.

Roberto Marongiu, ambulante da anni, aveva ricevuto la contestazione da parte delle Fiamme gialle si era presentato davanti all’udienza del gip Sergio De Luca. Il giudice ha rigettato l’istanza dell’accusa, sostenuta dal pm Angelo Beccu, il quale ha poi presentato ricorso al tribunale del Riesame. Ma anche nel secondo step giudiziario, con Marongiu difeso dall’avvocato del foro di Sassari Simone Pisano, la risposta nei giorni scorsi è stata identica perché il collegio, presieduto da Antonio Pietro Spanu, a latere Paolo Bulla e Silvia Masala, ha respinto il ricorso ritenendolo “infondato”.

Il Tribunale nota come le due tranche ricevute, da 6.000 e 7.000 euro per i due anni in oggetto, siano state erogate con “causale dell’indennizzo” diversa. Una per «la riduzione dell’attività lavorativa e il conseguente mancato reddito nel 2020 dovuto all’emergenza epidemiologica da Covid-19»; l’altra, con legge regionale del 2021, per «l’interruzione dell’attività lavorativa in qualità di operatore del settore delle feste e delle sagre paesane nel periodo compreso tra il 19 marzo 2020 fino al 31 dicembre 2020». «I presupposti sono dunque differenti», sostiene il collegio, confermando le argomentazioni dell’avvocato Pisano e facendo emergere anche la poca chiarezza normativa.

Intanto è rivolta tra gli ambulanti che con l’Ana, Associazione Nazionale Ambulanti, chiedono un intervento al governo. «Per per porre fine a questa ingiustizia», dichiarano Pietro Giordo e Maddalena Battino, presidente e segretaria regionale di Ana, «che ci vede costretti ad affrontare spese legali e addirittura conti correnti bloccati, congelando completamente l’attività di commercio. Sebbene la stessa Legge in oggetto chiarisca che i finanziamenti erano cumulabili con analoghe misure Regionali e Statali, adottate per finanziamento per epidemia di Covid-19».

Proseguono intanto le indagini della guardia di Finanza della tenenza Bosa Marina, nell’ambito dell’operazione Easy Aid: 34 tra venditori ambulanti, organizzatori di feste e cerimonie, agenzie di viaggio, palestre a cui si è contestata l'indebita percezione di somme per oltre 300.000 euro.

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