Sassari, accusato di violenza sessuale e sequestro di persona: assolto un 30enne
La decisione del collegio perché «il fatto non sussiste». Per il pm Beccu la versione della donna non sarebbe credibilePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Accusato di violenza sessuale viene assolto perché il fatto non sussiste. Oggi in tribunale a Sassari la decisione del collegio presieduto da Giancosimo Mura, a latere Monia Adami e Sara Pelicci, in merito a un episodio risalente, secondo l'imputazione, al 2015.
Quando, così riferivano le accuse, un ultra30enne avrebbe compiuto violenza su una donna non italiana, al tempo 21enne, all'interno della sua autovettura in una piazzola di sosta lungo la strada per Villanova Monteleone. L'uomo avrebbe poi portato la donna nella propria abitazione contro la sua volontà causando così anche l'imputazione di sequestro di persona. Il pm Angelo Beccu, in discussione, ha sollecitato l'assoluzione ritenendo non credibile la persona offesa che, riferisce il magistrato, ha fornito due versioni diverse.
Sulla stessa linea l'avvocato difensore Pietro Piras mentre la legale di parte civile Letizia Barranca ha dichiarato che l'abuso contro la sua assistita era dimostrato anche dai messaggi subito inviati a un amico in cui scriveva "Mi ha violentata". L'avvocata si è soffermata poi sul fatto che la donna, la quale lavorava in un locale di Sassari ed era da poco arrivata in città, aveva paura dell'accusato, frequente avventore dell'attività di cui la giovane era dipendente.