Buche, crateri, crepe che si allungano per metri e metri, lungo i marciapiedi nel quartiere di Monte Rosello Basso, a pochi passi dalla basilica del Sacro Cuore di Sassari, dove lo stato di salute dei tombini è pessimo. Punto critico per eccellenza è via Buonarroti, un viale alberato diventato impercorribile a causa dei rigonfiamenti della pavimentazione dei marciapiedi e del manto stradale, provocati dalle radici delle piante. Dai tombini ormai divelti spuntano topi di enormi dimensioni. È così ormai da quattro anni. Un campo di battaglia.

«Le mattonelle danneggiate, sono ormai ridotte in piccoli pezzi - lamenta Gianmario Chelo, presidente del comitato “Insieme per il quartiere del Monte”- pietre sparse dappertutto, una vera trappola per i pedoni, con rischio di cadute soprattutto per le persone anziane».

Davanti al civico 3 i tombini sono sprofondati, le grate sono arrugginite e sbucano, spesso, grossi ratti. «C’è una situazione igienico-sanitaria piuttosto critica - aggiunge Chelo - sembra terra di nessuno, chiediamo almeno di sistemare le criticità più evidenti».

Tra marciapiedi dissestati, tombini affossati, buche e fazzoletti di asfalto danneggiati, il percorso è diventato una vera e propria gimkana per conducenti e semplici pedoni. Situazione critica anche nel passaggio pedonale in via Sorso. 

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